III EDIZIONE

DEL FESTIVAL
DELLE GEOGRAFIE

#FESTIVALGEOGRAFIE2019

LEVANTO

11 – 14 APRILE 2019

Decliniamo Utopia

UTOPIA, declinata in tutti i modi, specie i più semplici e di diretta comprensione e fruizione.

Lei è all’orizzonte. […] Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare. (Finestra sull’utopia di Eduardo Hughes Galeano).

PERCHÉ
La Storia in Piazza della Fondazione Palazzo Ducale a Genova, con cui abbiamo un patto di intesa, ha nel 2019 come tema l’Utopia, estremamente attuale, insieme con il suo specchio, la distopia.

Nella prima edizione, nel 2017, siamo partiti con l’obiettivo – utopico?!?! – di riportare la geografia ”all’onor del mondo”, dimostrando che, a nostra insaputa, la viviamo ogni momento della vita di ciascuno.

CHE COSA
Escursioni originali, una regata alla portata di tutti, conferenze, concerti, scoperte, spettacoli, educazione, enogastronomia, mostre, cultura, turismi, evocazioni, musica, sogni.

DOVE
A Levanto, nelle location storiche, in una cornice unica di storia e bellezza.

QUANDO
Dall’11 al 14 aprile, le mostre dal 4 al 24 aprile 2019.

La geografia l’abbiamo quotidianamente con noi e in noi: la casa d’infanzia, i giochi, i luoghi della scuola, del primo bacio, del primo amore, del lavoro, delle vacanze e tanto altro.

Noi siamo geografia, anzi geografie – dello spazio, della terra, del mare e della mente. Ovviamente anche per il turismo, noi siamo geografia, a partire dalla localizzazione delle nostre vacanze.

Il coinvolgimento, originale perché già nella organizzazione, di un tour operator, ma anche di giovani e fresche menti, come di professionisti, teorici e pratici, del campo. Così si potrà sviluppare una comunicazione per illustrare come veicolare la virtuosità dell’alleanza tra geografie, cultura, turismi con UTOPIA in filigrana: le attività di Officine del Levante sono tutte volte agli obiettivi sopra citati, in particolare con il Festival delle Geografie e con Sapori Verticali, fuori stagione.

Escursioni sui sentieri, volti alla conoscenza del territorio, salvaguardato, protetto, manutenuto e recuperato, racconti e tecnologia, la valorizzazione dei prodotti, ricettività e ristorazione per tutti i gusti, ma fortemente legata ai prodotti locali, e alla tradizione, con un pizzico di innovazione, la cultura, l’allungamento della stagione  mediante eventi di alto valore culturale, variata secondo i gusti e le necessità di cittadini e ospiti, il coinvolgimento dei cittadini, il recupero di beni comuni, lo studio della domanda, l’alta qualità dei servizi, l’accoglienza sorridente e partecipata, una comunicazione social, radio, tv, quotidiani, riviste specializzate etc.

A partire dall’intervento di Eugenio Bordoni, un tour operator specializzato, accompagnato da un Manifesto per implementare un modello con linee guida per turismi nuovi, di area vasta, per proseguire, a titolo meramente esemplificativo: con Philippe Daverio, un grande nome della cultura degli itinerari lenti alla scoperta di mille particolari architettonici, storici e culturali con il racconto; con Luca Mercalli, il più famoso meteorologo, con la necessaria resilienza dei luoghi per i cambiamenti climatici e gli efficientamenti necessari; con Ferruccio Giromini, un critico specializzato in fumetti con i luoghi dell’immaginario; con Carlo Degli Abbati, un geopolitico in grado di far comprendere il mondo con parole semplici, avendo metabolizzato centinaia di pagine su fatti e testimonianze, scritte e parlate; con Paolo Corti, con una inaugurazione geografica di un docente che testimonia la ricchezza formativa e professionalizzante della Fondazione Campus di Lucca e le attività ludico culturale di due città medie, Lucca e Viareggio, che le hanno portate alla fama e alla frequentazione, numerosa e qualificata; con Valentina Fiore, una manager recentemente passata dal pubblico al privato e che ha fatto miracoli, con le ricette per valorizzare luoghi storici considerati come beni produttivi nella loro essenza; con Fabrizio Barca, coordinatore di un progetto straordinario come il Forum Disuguaglianze e Diversità; con Christian Nicoletta, un documentarista che lavora con altri paesi; con Sergio Giudici, un fisico che ha sviluppato un metodo di divulgazione e di applicazione di concetti difficili a cose semplici; con Alberto Macrì, un professore di Liceo musicale che opera fornendo ai suoi studenti occasioni di lavoro e di riflessione a tutto campo; con Pierluigi Potenza, e la sua analisi sulle città resilienti; con Stefano Massini, uno storyteller in grado di raccontare qualunque cosa. E poi ancora: il Conservatorio Paganini di Genova, docente e studenti, con la ricerca di nuovi linguaggi tra suoni e luci; i Liguriani, la musica geografica, colta, popolare e trascinante; Moby Dick, campione dell’utopia in uno spettacolo teatrale; Chef Kumalé, uno chef con un menu geografico, mostre, geopolitica, escursioni accompagnate da Natura Teatro nella vallata e in mare con Rosa dei Venti… e molti altri, tutto ciò che fa attrazione e cultura.

Una ghiotta ricetta per turismi nuovi,  sviluppato e applicato da tempo, non in modo coordinato e strutturato.

QUINDI, in sintesi e in conclusione l’utopia si declina in:

MUSICA con

  • un professore di Liceo Musicale che ha saputo utilizzare relazioni anche internazionali in favore dei suoi studenti per farne una storia viva, integrata, con le prospettive di vita lavorativa e produzioni;
  • la ricerca di nuovi linguaggi musicali con la musica elettronica del Conservatorio;
  • la proposta di musiche antiche al profumo di geografia, in grado di appassionare e muovere chiunque.

CULTURA con

  • la dimostrazione della gestione efficace di luoghi deputati, quali musei e palazzi si può fare cultura con rispetto e managerialità;
  • itinerari lenti scoprendo architetture gioiello poco conosciuti;
  • il re dell’utopia, Moby Dick;
  • enogastronomia geografica, che spiega i luoghi.

GEOPOLITICA con

  • uno sguardo globale allo stato del mondo, con una particolare attenzione all’Europa;
  • un’analisi delle disuguaglianze e delle diversità e l’utopia di un mondo più equo e più giusto;
  • una mostra di mappe immaginifiche e di mappe geografiche storiche.

IMMAGINARIO con

  • Imperi illustrati verbalmente e visivamente.

CINEMA con

  • Cinema e/è geografia.

TUTTO FA TURISMO con

  • Presentazione di un manifesto per inno-turismi;
  • Università per il turismo Campus di Lucca/Pisa, con i suoi studenti e il case study su Levanto e dintorni.