
Un grande violoncellista – solista, in duo, in quartetto, in orchestra, in conservatorio – e un paese che amò così tanto da diventarne residente, coltivando la passione per il mare e ospitando familiari, allievi e amici. Quando ci lasciò, da subito nacque l’idea di onorarlo con un Festival: nei suoi trent’anni di vita a Levanto, il forte legame tra la musica di qualità che suonava e la valorizzazione della bellezza dei luoghi in cui viveva fu costante.
L’offerta del Festival ha compreso, in trent’anni, la grande musica per piccole orchestre tipica dell’Ottocento, i concerti sulla Rossola all’alba, quelli più suggestivi sulla spiaggia o nel parco della Villa Agnelli, gli spettacoli con attori, il coinvolgimento di grandissimi artisti, le musiche da film e tante altre proposte sempre originali e molto apprezzate.
E ora, a partire dall’edizione 2019, una nuova gestione molto attenta a offrire musiche di ogni genere, popolari, tradizionali, etniche, con la costante del violoncello, con l’apertura a sperimentazioni di residenze artistiche, in un contesto di attrazione culturale e turistica, di etica, di trasparenza, di cittadinanza attiva, di conoscenza del territorio. Una realtà che arricchisce gli spettacoli con conversazioni sulla musica e con la musica, con i suoi mestieri e la formazione, e con escursioni per mare e per terra, dimostrando una forte capacità progettuale e una professionalità all’altezza della sfida, anche rispetto alle recenti restrizioni sanitarie e organizzative.


