Festival delle Geografie 2022. Entrare nel paesaggio: esperienze didattiche laboratoriali di osservazione immersiva

Antonella Primi è Professoressa Associata di Geografia presso l’Università di Genova e Presidente dell’AIIG – Associazione Italiana Insegnanti di Geografia sezione Liguria, Marianna Daniele (nella foto) è docente di Geografia nelle scuole di secondo grado e socia dell’AIIG sezione Toscana. Insieme parteciperanno al Festival delle Geografie 2022.
Il loro intervento avrà luogo domenica 10 aprile alle ore 12.20, a Levanto, presso l’auditorium dell’Ospitalia del Mare e sarà trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina Facebook del Festival, con la possibilità di fare domande e ricevere risposte, registrato e caricato successivamente su YouTube.
Pubblichiamo qui la sinossi completa.
di Antonella Primi e Marianna Daniele
Questo contributo illustra come l’analisi geografica può aiutare lo studente a conoscere e comprendere il paesaggio. Questo viene definito come l’insieme di diversi oggetti geografici, attori e processi che, in riferimento a una determinata area, espletano funzioni e costruiscono relazioni all’interno dell’ambiente naturale e dell’evoluzione storica. Un così complesso sistema deve essere decodificato e il processo non è affatto semplice; il geografo deve accompagnare l’osservatore, come un’abile guida che accompagna il visitatore in un museo, per favorirne non solo l’ammirazione ma una piena consapevolezza.
Le nuove tecnologie immersive possono essere uno degli strumenti utili a tale processo di accompagnamento; il contributo illustra nel particolare come le immagini interattive a 360° siano adatte all’analisi geografica del paesaggio. Ci riferiamo a immagini interattive a 360° come a degli artefatti digitali costruiti con strumenti di Mixed Reality (MR) e repository di immagini a 360°; queste tecnologie immersive sono di fatto un ibrido di ambienti di realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR).
Il loro uso è stato applicato in una attività di tipo laboratoriale svolta con studenti del primo anno di università (Corso di laurea triennale in Conservazione dei Beni culturali). Tale ambiente di apprendimento consente agli studenti di utilizzare risorse diverse, aggiungere contenuti personali e collaborare con i pari mantenendosi concentrati sull’obiettivo di apprendimento. La duttilità e facilità d’uso di questi strumenti, consentono di adattare l’esperienza di osservazione geografica e analisi del paesaggio a contesti e situazioni molteplici e di lavorare sia sul territorio sia a distanza; inoltre, appaiono come strumenti utilizzabili, con i dovuti aggiustamenti, anche nella scuola secondaria.