Festival delle Geografie 2018. Analisi e bilancio. Proposte 2019

La formula
ANALISI E BILANCIO
Molto ampliata la seconda edizione rispetto alla prima, nel tempo e nello spazio, così garantendo la specificità e la libertà di ognuno dei membri del partenariato, che richiede intese di cooperazione forti, anche non formalizzate, ragionate e governate;
funziona anche dal punto di vista finanziario, permettendo la ripartizione delle spese sui singoli, piuttosto che caricarli sulla singola organizzazione;
consente una comunicazione omogenea e coordinata, in un piano editoriale unico;
risponde al concetto di sussidiarietà;
consente la partecipazione delle cittadinanze rispettive dei luoghi;
consente itinerari e turismo veramente esperienziale, senza forzature intellettuali.
Il tema delle geografie risulta ottimale per la complessità, in quanto si possono approcciare mondi vasti e differenti mentre è pertinente la scelta della difesa, non corporativa bensì effettiva, della geografia come materia di insegnamento di ogni ordine e grado della scuola, seppure in modo innovativo, tenendo conto delle suggestioni nate dal Festival, ispirate a divulgazione delle multiformi scienze associate alla geografia e grande collegamento con la vita quotidiana.
Le scienze divulgate e le conoscenze condivise, in particolare con i percorsi a piedi e lenti sui territori, sono emerse in modo evidente in questa seconda edizione come linee guida, per tutte le età, puntando sulla fascia anni 3/16.
L’alternanza scuola-lavoro come occasione di praticare l’organizzazione di un evento in tutti i suoi aspetti, teorici e pratici, insieme alla mappatura openstreetmap dello scorso anno, costituisce una potenziale maturazione professionale.
I contenuti culturali, declinati in mostre tematiche, conferenze su divulgazione scientifica e condivisione di conoscenze del territorio, vino e cibo che illustrano i territori e itinerari consentono di toccare molti pubblici e molti aspetti geografici, e non solo.
Anche gli eventi “Sapori Verticali” e “Levanteflora”, che illustrano il paesaggio, possono avere la medesima bandiera del Festival delle Geografie, anche attraverso il coinvolgimento delle persone con “#noisiamogeografia”.
Risulta da migliorare il coinvolgimento “pubblico-privato” dal punto di vista imprenditoriale, che comunque ha dato già buoni risultati con le intese sperimentali (Arbaspáa e Fondazione Palazzo Ducale).
Occorrerà ripensare il simposio di scultura, non riuscito, in particolare cambiando la partnership organizzativa, in senso meno istituzionale e accademico.
PROPOSTA
Il Festival 2019:
– dura tutto l’anno e coinvolge altre località, facendo rete con altri eventi “geografici” (Festa Dell’acqua, Vaghe Stelle, Pietre Parlanti, Piccolo Festival di Berceto, Università e Scuole);
– coinvolge maggiormente altre arti, quali cinema, pittura, danza e fotografia;
– aumenta le cooperazioni e la qualità delle stesse. Oggi Società Italiana Geografica, Associazione italiana insegnanti, CAI, FAI, Associazione Mediterraneo, associazioni levantesi in rete, Arbaspàa, Fondazione Palazzo Ducale, editori, Pro loco, comuni, attività ricettive, ristoranti, bar e commerci, gli stessi soci di Officine si sono limitati a offrire patrocinio e/o servizi p qualche apporto finanziario, ma non supporto di suggerimenti e azioni definite.
L’organizzazione
ANALISI E BILANCIO
Nelle prime due edizioni gli elementi essenziali sono stati l’alternanza scuola-lavoro, molto volontariato, diverse associazioni locali in rete, attività di servizio da parte di alcuni soci di Officine, il programma pronto almeno quattro mesi prima, per poter stabilire alternative per problemi e imprevisti e un piano editoriale, un ufficio stampa, snello, volontario e professionale, una comunicazione, specialmente social, approfondita, completa e professionale. Coinvolgimento leggero degli uffici turistici.
PROPOSTA
Da mantenere la formula, ma da ampliare il numero dei volontari per la distribuzione del materiale cartaceo e informativo, specie sulle mostre, in tutte le località coinvolte.
La realizzazione
ANALISI E BILANCIO
Ottima la conferenza stampa, fuori dagli schemi, in un luogo non convenzionale, con modalità diverse dalla norma, con annunci mediaticamente interessanti. Piani alternativi per imprevisti. Crowdfunding lontano dall’essere ottimale.
PROPOSTA
Organizzare meglio la raccolta fondi, mobilitando volontari organizzati. Reperire luoghi e sedi degli eventi meglio adatti agli eventi (sale mostre, rappresentazioni teatrali, in particolare).
La comunicazione
ANALISI E BILANCIO
I media partner hanno funzionato bene, televisioni e RAI locali molto bene, ma solo prima del festival, non durante e dopo, e non sufficientemente per i singoli eventi, in particolare le mostre. Sono mancati media e quotidiani nazionali nonché cronaca e bilancio sugli eventi.
Dovrebbe essere più coinvolgente persona per persona.
Sempre ottimale sui social (si veda nel paragrafo numeri).
PROPOSTA
Puntare sul livello nazionale, trovare modalità più vicine alla cittadinanza e più forte sui singoli eventi, specie espositivi.
I numeri
ANALISI E BILANCIO
5 mostre già svolte | 2 ancora da svolgere | 11 conferenze | 3 cene geografiche | 3 aperitivi geografici | 3 laboratori per bimbi | 2 concerti |1 spettacolo teatrale | 1 concorso nazionale | 1 simposio di scultura con materiali geografici | 1 geofesta | 1 pagina FB dedicata e altre 5 complementari, con centinaia di migliaia di visualizzazioni, non sponsorizzate e sponsorizzate. (valori calcolati su medie giornaliere, comunicate dagli enti ospitanti, per le mostre, su osservazione diretta per gli altri eventi, per i social le comunicazioni degli amministratori delle pagine FB)
Visitatori: 5 mostre, giorni di apertura 102, presenze 2550
partecipanti: 11 conferenze, 300
spettatori: 2 concerti uno spettacolo teatrale, 190
visualizzazioni pagina FB dedicata: circa 160 post, 323.000
commensali per le cene: 65
partecipanti agli aperitivi: 40
bimbi, scuola infanzia e elementari: 70
alternanza scuola-lavoro: 8
per un totale di circa 3.000 presenze, il triplo dell’anno scorso, senza tener conto di Festival Limes, calcolando Moneglia, Sestri Levante, Bonassola, Levanto e La Spezia.
I costi per Officine
ANALISI E BILANCIO
– 7 MOSTRE – tranne due (Mari a Sestri Levante, l’attività più costosa, circa 3.500 € e Globi al Centro Allende, guardiania per circa 1.000 €) sono stati a carico dell’editore o dell’autore, con ospitalità da parte di Pro loco o soci della cooperativa per montaggio e smontaggio.
– 3 CONCERTI e TEATRO – Conservatorio Paganini, gruppo musicale Liguriani e teatro da 1.500 e 2.500 €.
– 11 CONFERENZE – ai relatori, tranne uno (2.000 € Fondazione Nimbus per Luca Mercalli) offerta sola ospitalità e vitto da parte di soci di Officine.
– ASSISTENZA TECNICO-LOGISTICO-INFORMATICA – 450 €
– LOGISTICA – operai del Comune, IAT Stazione FS e Piazza Cavour e volontariato per la distribuzione delle locandine e dei programmi (350 e programmi 2.500).
– COMUNICAZIONE – 1.500 €.
– EDIZIONE – libro su Vinzoni, 100 copie e 20 rilegate a mano 2.500 €.
Per un totale di 17.500 €, rispetto ai 13.500 della prima edizione. La valorizzazione del lavoro volontario e dell’ospitalità ammonta a circa 5.000 €.
Le entrate ammontano a circa 7.500 €.
PROPOSTA
Aumentare le entrate, organizzando una raccolta fondi più capillare, in considerazione dell’attenzione estrema al governo della spesa.