Levanto, l’Amfiteatrof Music Festival e…io!

Forse era scritto: la storia inizia con un diploma in pianoforte al Conservatorio Paganini per esaudire un desiderio famigliare, da considerarsi provvidenziale, continua con il titolo di bibliotecario musicale per la Villa Tesoriera di Torino (con maestri d’eccezione, Agostina Zecca Laterza al Conservatorio Verdi di Milano, Antonietta Fontana e Nino Aschero, dirigenti di Biblioteca universitaria di Genova) e, negli anni ’80, con la scoperta di un mondo musicale, di Massimo Amfiteatrof con Elisabetta Deus, critica musicale e… di Levanto.

La scoperta del villaggio russo attraverso le passeggiate con nonno, mamma, papà e il compagno della vita, la bellezza del paesaggio, la notoria “galanteria” del grande violoncellista, tra ascolto, castello, mesco, Vallesanta. E Giorgio e Malì, amici di grandi cene, chiacchiere, arte e musica.

E oggi, 2019, la direzione amministrativa del Festival Amfiteatrof: un percorso lungo trent’anni, dunque, passato attraverso l’avventura delle passioni professionali e civili di partecipazione e cittadinanza attiva, salvaguardia e valorizzazione dei luoghi, cultura, turismo di qualità, con la realizzazione dell’associazione Officine del Levante.

Ecco la parola chiave, qualità: una battaglia quotidiana per far conoscere Levanto, un luogo di grande storia, architettura e tante storie di cittadini, che la amano ma a volte non sono totalmente consapevoli del regalo immenso del vivere qui.

Il Festival ha una lunga storia levantese: a partire da “Massimino”, come Elisabetta Deus lo chiamava, raccontandomene, innamorata per ragioni musicali ed estetiche, la vita, la professione, l’arte, il quartetto, il duo con Ornella Puliti Santoliquido e anche la “follia” del disco su Fabrizio de Andrè.

I 27 anni precedenti al primo di questa nuova gestione del Festival, hanno percorso molte forme musicali, espresso grandi artisti, portato musicisti di grandi formazioni, che hanno apprezzato paesaggio, ospitalità, vacanza di mare, luoghi sacri e profani. L’offerta musicale é sempre stata raffinata, con contaminazioni interessanti come le musiche da film, riduzioni da camera di opere di grandi insiemi in voga nell’ottocento, l’off di Amfiteatr-off, i concerti in luoghi magici e inusuali.

Per questo primo anno di Amfiteatrof Music Festival 2019 con Officine del Levante la programmazione è pronta, nel segno di una coniugazione sapiente di rinnovamento e continuità, della qualità sempre alta e delle proposte attraenti.

Gli imperativi, assolutamente categorici:

– formare la squadra di direzione, a tre punte, per unire competenze artistiche, musicali e gestionali;

– condividere, nel darsi delle linee guida, studiando con grande attenzione i programmi degli anni precedenti;

– contattare artisti seguendo le linee guida;

– attivare subito strumenti di comunicazione, un ufficio stampa light, una competenza digitale e di comunicazione, professionale e interna.

Buon vento a Levanto e al festival, con noi!

Laura Canale